Preservare la salute delle ossa rappresenta un investimento per il nostro futuro: se non agiamo fin da oggi, infatti, i rischi di frattura con il passare dell’età saranno sicuramente maggiori.
Il nemico si chiama osteoporosi. Ed è particolarmente diffuso, se consideriamo che una donna su tre e un uomo su cinque è a rischio di sviluppare questa condizione degenerativa. Un dato per tutti: sono più le donne a rischio di frattura di femore che di tumore della mammella.
Nel mondo, ogni tre secondi una persona va incontro ad una frattura legata a debolezza ossea. In Europa, in una società che invecchia progressivamente, questo problema è destinato a farsi sempre più pressante, tanto che gli esperti prevedono il triplicarsi delle fratture di femore entro il 2050. Ad aumentare i rischi c’è la sedentarietà che oggi, nell’era dei computer, tende a peggiorare la situazione. Per questo occorre mettere in atto tutte le misure necessarie per “investire” nella salute delle ossa, ora e in futuro.
L’osteoporosi nasce dall’alterata funzione di due tipi di cellule, gli osteoblasti e gli osteoclasti, che normalmente operano in modo coordinato. Gli osteoblasti possono essere considerati come “costruttori” di osso. Ma a compensare la loro attività ci sono gli osteoclasti, ovvero unità operative che hanno invece il compito di “togliere” le parti più “vecchie”, in modo che possano essere sostituite. Questo meccanismo funziona perfettamente finché la produzione degli ormoni estrogeni, “controllori” biochimici, rientra nei normali parametri.
Nella donna, per esempio, con la menopausa, si verifica un deficit ormonale e l’azione degli osteoclasti si fa via via più incisiva, finché gli osteoblasti non sono più in grado di sostituire il tessuto osseo perduto.
Risultato: l’osso diventa progressivamente sempre più debole e quindi si “rompe” con maggior facilità.
Questo fenomeno, che interessa soprattutto le ossa lunghe (ad esempio il femore) e le vertebre, conduce nel tempo ad un impoverimento del patrimonio osseo. Le ossa diventano quindi estremamente fragili e porose, anche se il loro aspetto esterno può sembrare del tutto normale. E possono quindi andare incontro a fratture anche in seguito a traumi di entità poco rilevante.
“Un italiano su tre non fa alcuna attività fisica, il 37 per cento pur muovendosi non arriva comunque ai 30 minuti al giorno cinque volte alla settimana raccomandati dai medici” – spiega Bruno Trimarco, presidente Siprec e Ordinario di Cardiologia all’Università Federico II di Napoli. Soprattutto le persone magre credono che l’unico beneficio dell’attività fisica sia la perdita di peso. Ma non è così, le persone in forma hanno bisogno di fare movimento come le altre per stare bene e tenere sotto controllo il colesterolo
La salute ossea è direttamente correlata alla qualità della struttura dello scheletro. L’osso infatti “costruisce” la propria massa durante l’infanzia e l’adolescenza, raggiungendo i massimi livelli (picco di massa ossea) intorno ai vent’anni. La componente genetica incide sul picco di massa ossea per circa il 50/70 per cento, mentre alimentazione e stile di vita sono responsabili per il resto.
Per questo mettere in atto opportune misure per migliorare la salute delle ossa è fondamentale a tutte le età, ma in particolare da bambini e all’inizio dell’adolescenza, quando le nostre ossa si sviluppano rapidamente in lunghezza e struttura. Numerose ricerche pongono più precisamente la pubertà media-avanzata, fase in cui il corpo si sta sviluppando rapidamente, come momento cruciale per mettere in atto opportune misure mirate a migliorare la salute dell’osso.
Per costruire ossa sane, occorre seguire una dieta corretta ed equilibrata, che comprenda prodotti lattiero-caseari (vedi schema), una valida fonte di Vitamina D, calcio e proteine, tutti elementi importanti per la salute ossea. Essenziale è anche l’esercizio fisico regolare, nonché evitare assolutamente il vizio del fumo.
La supplementazione di Vitamina D è raccomandata ma non è di per sé sufficiente ad arginare il problema.
Non bisogna infine dimenticare che la salute delle ossa inizia già prima della nascita. Studi scientifici dimostrano che lo stile di vita della madre ha un’importante influenza sulla salute ossea del feto.
La mancanza di Vitamina D, una dieta povera di calcio e proteine, il fumo e una scarsa attività fisica della madre sono correlati ad una scarsa salute ossea del bambino. Sebbene l’assunzione di supplementi di vitamina D possa essere importante, le donne in gravidanza debbono ricordare di seguire una dieta correttamente bilanciata, con un adeguato apporto di prodotti lattiero-caseari, di svolgere una regolare attività fisica e di abbandonare il vizio del fumo. E soprattutto ricordare che uno stile di vita sano porta altri benefici per l’organismo.
La salute delle ossa, insomma, è nelle nostre mani: per avere ossa robuste oggi e domani, dobbiamo investire su questo patrimonio in ogni momento!
Bere Acqua
Alimenti da consumare:
– Vegetali e frutta fresca
– Pane integrali e cereali
– Riso e pasta
– Prodotti lattiero-caseari come latte, formaggi o e yogurt
– Proteine (pollame, uova, pesce, carni rosse)
Da evitare
– Eccesso di zucchero
– eccesso di alimenti grassi come patatine
– Alimenti eccessivamente trattati (ad esempio carne in scatola)
Fonte: Simposio satellite “SKELETAL GROWTH : A GOOD START FOR A LONG LIFESPAN”, organizzato dal Danone Institute International nell’ambito della INTERNATIONAL NUTRITION AND GROWTH CONFERENCE (Parigi, marzo 2012).