Osteoporosi: conosci il tuo rischio?

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I fattori di rischio per l’osteoporosi sono molti e conoscerli è importante per riuscire ad eliminarli o almeno a limitarne i danni quando possibile.

Non è semplice prevedere se e quando una persona svilupperà osteoporosi nel corso della vita: le cause alla base della malattia possono infatti essere molto diverse tra di loro e nei singoli individui. Inoltre la perdita di massa ossea è graduale e indolore ed è spesso chiamata “malattia silenziosa”. Non è raro che il primo sintomo della malattia sia proprio una frattura, spesso a livello della colonna, del polso o dell’anca.

Gli esperti della Lega ltaliana Osteoporosi e dell’International Osteoporosis Society descrivono in dettaglio i principali fattori di rischio per la malattia.

Osteoporosi: fattori di rischio non modificabili sui quali non è possibile intervenire per modificare il rischio

  • Età avanzata
  • Sesso femminile
  • Razza bianca o asiatica
  • Costituzione minuta
  • Familiarità per osteoporosi o fratture da fragilità ossea

Osteoporosi: fattori di rischio “secondari” legati alla presenza di alcune condizioni o patologie e all’assunzione di farmaci

  • Menopausa/isterectomia (asportazione dell’utero)
  • Terapie croniche o per periodi molto prolungati con corticosteroidi, anticoagulanti (eparina), antiepilettici o antiacidi a base di alluminio
  • Artrite reumatoide
  • Ipogonadismo primario o secondario negli uomini

Osteoporosi: fattori di rischio modificabili sui quali si può agire, modificando lo stile di vita e le proprie abitudini

  • Alcol
  • Fumo
  • Basso indice di massa corporea
  • Malnutrizione
  • Carenza di vitamina D
  • Disturbi alimentari (per esempio anoressia)
  • Insufficiente attività fisica
  • Bassa assunzione di calcio
  • Frequenti cadute

Maggiore è il numero dei fattori di rischio presenti, maggiore è la probabilità di sviluppare osteoporosi. Gli esperti consigliano comunque di rivolgersi sempre al proprio medico per valutare la necessità di sottoporsi a esami o trattamenti specifici.

Prevenire si può!

dettaglio dello scheletro di un femore

Una volta identificati i fattori di rischio dell’osteoporosi è importante che ciascuno metta in campo le strategie di prevenzione migliori, agendo sui fattori modificabili che spesso hanno a che fare con lo stile di vita e le abitudini quotidiane. Le Linee guida per la prevenzione dell’osteoporosi redatte dagli esperti del Ministero della Salute3 sono un punto di partenza importante per chi vuole mantenere ossa forti; in esse si sottolinea innanzitutto che “Agire sui fattori che influenzano la salute dell’osso a tutte le età e? essenziale per prevenire l’osteoporosi e le possibili fratture conseguenti”.

Ecco dunque i consigli degli esperti per prevenire l’osteoporosi, validi per tutte le età

  • Seguire una dieta bilanciata ricca di calcio e vitamina D.
  • Praticare esercizio fisico in relazione al peso corporeo.
  • Seguire stili di vita sani (senza alcol né fumo né droghe).
  • Quando appropriato, eseguire esami per definire la densità minerale ossea ed eventualmente sottoporsi alle terapie del caso.

Per costruire ossa forti (bambini e adolescenti)

  • Garantire una adeguata assunzione di calcio, meglio se con una dieta equilibrata contenente latte e derivati. Non bisogna dimenticare che una dieta troppo ricca di proteine, caffeina, fosforo e sodio può compromettere l’assorbimento del calcio.
  • Svolgere attività fisica regolare adeguata all’età pediatrica per aumentare la massa ossea e il relativo picco.

Per prevenire e/o ritardare la comparsa di osteoporosi (adulti)

  • Evitare il fumo e l’eccesso di alcol.
  • Assicurare un apporto giornaliero di calcio e vitamina D adeguato all’età.
  • Svolgere regolarmente attività fisica con esercizi bilanciati rispetto al peso corporeo (passeggiare, salire le scale, eccetera).
  • Ricercare e trattare le condizioni cliniche che possono interferire con la salute dell’osso, come i malassorbimenti.

Fonti:
1. Lega Italiana Osteoporosi – Fattori di rischio per l’osteoporosi.
2. IOF – Who’s at risk?
3. Ministero della salute – Linee guida per la prevenzione dell’osteoporosi.

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