Il diabete di tipo 2 rappresenta una delle principali problematiche sanitarie a livello globale. La sua diffusione, infatti, sta aumentando a una velocità sorprendente: un ritmo di crescita definito “epidemico” dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). Ciò che più preoccupa è l’aumento dell’incidenza delle complicanze associate al diabete mellito, tra le quali rientrano gravi patologie cardiovascolari come infarto e ictus. Fortunatamente è stato ampiamente dimostrato che una corretta alimentazione può prevenire e in parte anche curare il diabete mellito di tipo 2.
Gli effetti benefici dello yogurt magro sulla salute sono noti da tempo e numerosi sono gli studi che hanno messo in rilievo l’efficacia di questo alimento nel prevenire il rischio di diabete di tipo 2. L’ultimo in ordine di tempo è stato presentato nel corso del 2° Global Summit on the Health Effects of Yogurt tenutosi a San Diego lo scorso aprile. Si tratta di una ricerca britannica, condotta dall’Università di Cambridge su un campione di oltre 4000 persone, le cui abitudini alimentari e il cui stato di salute sono stati monitorati per 11 anni. È emerso che il consumo di latticini fermentati magri riduce del 24% le probabilità di sviluppare il diabete. Consumare yogurt magro, in particolare, dà il beneficio maggiore, riducendo del 28% il rischio di ammalarsi.
Lo yogurt aiuta a prevenire il diabete anche favorendo il mantenimento di un peso corporeo normale. Nel corso del 2° Global Summit on the Health Effects of Yogurt è stato presentato un interessante studio statunitense su questo argomento, condotto su un campione di donne seguite per 2 anni. Le donne che consumavano almeno una porzione di yogurt ogni 2 settimane sono risultate più magre di quelle che non avevano questa abitudine.
Un consumo superiore di yogurt (più di 3 vasetti la settimana) è risultato associato a minore incidenza di sovrappeso e obesità.
Le capacità dello yogurt di ridurre il rischio di diabete sono state evidenziate finora in 17 studi clinici. Tuttavia, restano da indagare i meccanismi attraverso i quali questo alimento esercita i suoi effetti benefici. Un ruolo importante potrebbero averlo i nutrienti contenuti nello yogurt (come calcio, vitamina D o magnesio); in alternativa, potrebbe essere importante il suo effetto benefico sulla microflora intestinale. Le prossime ricerche in quest’area dovranno fare luce su questo argomento e potrebbero fornire indicazioni molto utili per la lotta al diabete di tipo 2.
Conclusioni
Il miglior modo per difendersi dal diabete di tipo 2 consiste nel seguire un regime alimentare corretto. All’interno di esso, lo yogurt dovrebbe avere un ruolo importante, come dimostrato da una sempre maggiore mole di evidenze provenienti dalla ricerca internazionale.
Il diabete di tipo 2
È la forma più comune di diabete. Si manifesta con un evidente aumento della glicemia (livello degli zuccheri nel sangue) dovuto a due fenomeni concomitanti: la riduzione della produzione di insulina da parte dell’organismo e la perdita della capacità di rispondere a questo ormone da parte dei tessuti corporei.
Le conseguenze del diabete
I livelli troppo elevati di glicemia sottopongono i tessuti dell’organismo a uno stress ossidativo. A subire le peggiori conseguenze sono i vasi sanguigni (in particolare i capillari). Il danno vascolare causato dal diabete espone chi ne soffre a un rischio di malattie ischemiche potenzialmente mortali (quali infarto e ictus) molto più elevato rispetto alla norma.
L’epidemia di diabete
Secondo le stime dell’OMS nel mondo i soggetti con diabete sono quasi 350 milioni. Un numero enorme, destinato a crescere rapidamente nei prossimi anni. Con esso aumenteranno anche i decessi provocati dal diabete, che cresceranno del 50% nei prossimi 10 anni, fino a fare di questa malattia una delle più rilevanti cause di morte del mondo.
Alimentazione e diabete
Lo stile di vita e l’alimentazione giocano un ruolo molto importante nel ridurre o aumentare il rischio di diabete di tipo 2. È ampiamente riconosciuto, infatti, come il sovrappeso (provocato da sedentarietà e da scorrette abitudini alimentari) rappresenti uno dei principali fattori di rischio del diabete. D’altro canto, corrette abitudini alimentari, unite a un’attività fisica moderata, hanno dimostrato la capacità di ridurre il rischio di diabete e, se adottate nelle prime fasi della malattia, di farlo regredire.
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