Durante tutti i nove mesi della gravidanza le esigenze nutrizionali della futura mamma cambiano notevolmente per far fronte ai cambiamenti fisiologici della donna e alle nuove richieste da parte del nascituro. Anche se non è vero che una donna in attesa di un bimbo deve mangiare per due, è certo che per non rischiare malnutrizione e successivi problemi per sé e per il bambino il bisogno di energia aumenta. Ma la malnutrizione può avere conseguenze molto gravi anche quando riguarda i micronutrienti, soprattutto calcio, ferro, folato e altre vitamine del gruppo B.
Su una cosa gli esperti sono d’accordo: allattare al seno porta benefici alla mamma e al bambino e il latte materno contiene tutto ciò di cui il piccolo ha bisogno per crescere bene tanto che l’Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda l’allattamento esclusivo nei primi sei mesi di vita del piccolo quando possibile. Ma per produrre un alimento così completo – ricco di energia, molecole per lo sviluppo delle difese del piccolo e micronutrienti per la sua crescita – i fabbisogni nutrizionali della neo-mamma cambiano anche rispetto al periodo della gravidanza.
Ecco come cambia assunzione raccomandata giornaliera di alcuni micronutrienti nelle donne in gravidanza e allattamento rispetto alle donne in età fertile, ma che non sono in attesa di un bimbo e non stanno allattando.
Calcio (mg) | Ferro (mg) | Vit A (µg) | Vit C (mg) | Folati (µg) | Vit B12 (µg) | |
Età fertile | 1000 | 18 | 600 | 85 | 400 | 2,4 |
Gravidanza | 1200 | 27 | 700 | 100 | 600 | 2,6 |
Allattamento | 1000 | 11 | 1000 | 130 | 500 | 2,8 |
Tra i minerali, aumentano anche i fabbisogni di zinco, rame e selenio, mentre tra le vitamine aumentano quelli di altre vitamine del gruppo B (B1, B2, B3, B6).
Con il termine micronutrienti vengono in genere indicati vitamine e minerali che, seppur privi di energia (calorie) e presenti/necessari in quantità minime, svolgono un ruolo essenziale per mantenere l’organismo in perfetta forma e garantire il corretto svolgimento di tutte le attività delle cellule. Non è semplice descrivere in poche righe le molteplici funzioni di questi preziosi alleati della salute, ma nelle tabelle che seguono sono elencate – in estrema sintesi – alcune delle attività nelle quali i principali minerali e vitamine sono coinvolti.
VITAMINE
Liposolubili (si sciolgono nei grassi) |
Vitamina A | Sviluppo della vista, crescita e mantenimento cellulare, immunità |
Vitamina D | Assorbimento e fissazione del calcio | |
Vitamina E (tocoferolo) |
Azione antiossidante, mantenimento dell’integrità cellulare, formazione globuli rossi, utilizzo vitamina K | |
Vitamina K | Coagulazione del sangue | |
Idrosolubili (si sciolgono nell’acqua) |
Vitamina B9* (acido folico) |
Sviluppo del cervello, del midollo spinale e del cranio a livello fetale, formazione dei globuli rossi, controllo del funzionamento cellulare |
Vitamina B12* (cobalamina) |
Metabolismo di grassi, proteine, acidi nucleici, formazione globuli rossi, mantenimento del sistema nervoso centrale | |
Vitamina C (acido ascorbico) |
Sintesi di collagene, aminoacidi e ormoni, effetto antiossidante, assorbimento del ferro, potenziamento della risposta immunitaria | |
Vitamina H (biotina) |
Sintesi del glucosio e degli acidi grassi, metabolismo delle proteine, produzione di ormoni e colesterolo | |
Vitamina PP (niacina) |
Mantenimento della salute di pelle e nervi, riduzione del colesterolo |
*Fanno parte del “gruppo B” anche le vitamine B1 (tiamina), B2 (riboflavina), B5 (acido pantotenico) e B6 (piridossina).
MINERALI
Calcio (Ca) | Formazione di ossa e denti, coagulazione, contrazione muscolare (incluso il cuore), trasmissione di impulsi nervosi |
Ferro (Fe) | Trasporto dell’ossigeno nel sangue, sviluppo cognitivo e motorio, immunità |
Fluoro (F) | Salute di ossa e denti |
Iodio (I) | Sintesi degli ormoni tiroidei, sviluppo cognitivo e cerebrale del feto |
Magnesio, zinco, sodio, potassio, fosforo, cloro, nichel, cadmio, vanadio, silicio, molibdeno (e altri ancora) sono elementi presenti solo in quantità minori, a volte solo in tracce (sono definiti oligoelementi), ma non per questo l’organismo ne può fare a meno.
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Bibliografia: