La ricerca pubblicata su Nature Medicine propone una prevenzione basata sull’impiego di probiotici.
Si sa da tempo che i bambini nati in campagna, senza lo stimolo dell’inquinamento indoor ed esterno, sono meno soggetti a sviluppare asma bronchiale. Ma a fronte di queste evidenze epidemiologiche, non sono ancora ben chiari i meccanismi che possono risultare protettivi per i piccoli che crescono in una fattoria rispetto a quelli che invece diventano più grandi in città.
Su questo fronte l’attenzione sembra essere catalizzata dagli studi sul microbiota, che potrebbe giocare un ruolo sul possibile sviluppo di forme allergiche. A confermarlo è una ricerca apparsa su Nature Medicine www.nature.com/articles/s41591-020-1095-x condotta da un tema di scienziati dell’Helmholtz Zentrum e del Dr. von Hauner Children’s Hospital of Ludwig Maximilians University di Monaco di Baviera.
Gli studiosi hanno dimostrato che la vita in campagna a contatto con la natura, avrebbe un ruolo favorente lo sviluppo del microbiota nei bambini, contribuendo quindi a spiegare un possibile meccanismo all’origine del fenomeno protettivo che si rivela nei piccoli che vivono appunto in campagna. L’indagine ha preso in esame più di 700 campioni di feci di bambini, alcuni dei quali vivevano proprio in un ambiente “bucolico”, di età compresa tra i 2 e i 12 anni. Il campione è stato selezionato nell’ambito della coorte PASTURE, sostenuta dalla Commissione Europea.
Dall’analisi dei diversi patrimoni batterici fecali è emerso che il ruolo protettivo della vita in campagna in età pediatrica sarebbe mediato dalla maturazione del microbiota nelle età più precoci della vita e quindi che il microbiota ambientale influirebbe sullo sviluppo di quello intestinale, favorendone appunto la maturazione. In particolare, per quanto riguarda le popolazione batteriche coinvolte, gli studiosi hanno osservato un’associazione inversa tra la malattia respiratoria e l’acido butirrico nelle feci, concludendo che batteri come Roseburia e Coprococcus, potenzialmente in grado di stimolare la produzione di acidi grassi a catena corta, potrebbero contribuire alla protezione dell’asma.
Quindi un microbiota non perfettamente sviluppato potrebbe influire sulla genesi dell’asma e al contrario un’accelerazione nella costituzione del microbiota, come appunto si osserva nei bambini che vivono in campagna, potrebbe risultare protettiva.
Da questa osservazione possono quindi emergere anche strategie preventive che vanno oltre il vantaggio legato al parto vaginale e all’allattamento materno, la cui azione preventiva è già dimostrata. Si fa strada l’idea di una prevenzione mirata con probiotici che potrebbe influire sulla salute dell’asse “intestino-polmoni”, come sottolineano gli studiosi. Va comunque detto che è ancora tutto da definire il cocktail di probiotici che potrebbe avere significato in questo senso.