La gastroenterite è un’infezione che si diffonde nello stomaco e nell’intestino ed è causata per lo più da virus (come rotavirus, adenovirus, virus coxsackie, virus Echo), “nemici” invisibili che si manifestano attraverso diversi sintomi: dal forte mal di pancia alla diarrea, dalla febbre fino a disturbi respiratori come tosse e mal di gola.
Questo tipo di “doppia azione”, anche su bronchi e gola, non è però tipica di tutti i virus enterici, limitata più comunemente alle infezioni da virus coxsackie ed Echo.
Tutti i ceppi virali citati condividono tuttavia altre caratteristiche.
Prima di tutto il tempo di incubazione relativamente breve.
I primi sintomi si manifestano infatti entro 24-48 ore dal momento del contagio. Molti di questi virus si trasmettono velocemente da un individuo all’altro attraverso il semplice contatto; di conseguenza, l’infezione tende a diffondersi tra tutti coloro che intrattengono un rapporto con chi sta sviluppando l’infezione.
In genere tutto passa entro pochi giorni senza necessità di terapie specifiche.
E spesso sono sufficienti i vecchi “rimedi della nonna”.
Prima di tutto, semaforo verde per il riposo.
Sul fronte dell’alimentazione, che può riprendere tranquillamente dopo le prime sei / otto ore dall’inizio dei sintomi, può essere sufficiente applicare per qualche giorno un regime alimentare controllato; via libera a riso e patate bollite, limone – in caso di diarrea – per evitare di affaticare l’intestino, magari aggiungendo un probiotico, che aiuta a reintegrare la flora batterica eventualmente alterata.
Il tutto senza forzature e, soprattutto, senza preoccuparsi troppo se il bimbo non ha fame per 1-2 giorni e se si rende necessario saltare un pasto.
Fondamentale è invece bere: succhi di frutta, spremute e tè freddo zuccherato sono ottimi alleati per reintegrare i liquidi.
Per la febbre, infine, un comune antipiretico spesso basta e avanza per ridurre la risposta del corpo all’invasione virale.