Invecchiare in salute: il ruolo di pro e pre-biotici

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L’invecchiamento rappresenta una sfida nutrizionale e pro e pre-biotici possono intervenire favorevolmente sulla salute dell’anziano

Con il progredire dell’età si possono verificare dei cambiamenti fisiologici che possono portare a un’inadeguata nutrizione, se la dieta non viene modificata.

È fondamentale:

  • incrementare la densità dei nutrienti;
  • includere costituenti alimentari che possono mantenere uno stato nutrizionale ottimale e promuovere la salute, come ad esempio pro e pre-biotici.

Il ruolo degli alimenti probiotici e prebiotici

Dalla ricerca in ambito scientifico emerge che probiotici e prebiotici possono essere potenzialmente utili:

  • nella prevenzione e nella terapia di condizioni metaboliche correlate con la malnutrizione;
  • nelle malattie infiammatorie;
  • nel tumore al colon;
  • nel potenziare o ristabilire la funzionalità del sistema immunitario.

Perché i probiotici

I probiotici possono influire positivamente sulla microflora intestinale; i più usati sono del genere Lactobacillus e Bifidobacterium, che presentano diversi effetti benefici:

  • produzione di metaboliti (vitamine, enzimi digestivi);
  • effetto barriera;
  • produzione di sostanze inibenti la crescita di patogeni;
  • modulazione del sistema immunitario.

È stata anche riportata una diminuzione della durata (ma non dell’incidenza) delle ‘infezioni invernali’ (come influenza, otiti acute, sinusiti, gastroenteriti e infezioni del tratto respiratorio) se il Lactobacillus casei viene somministrato alcune settimane prima della vaccinazione antinfluenzale.

Perché i prebiotici

I prebiotici oligosaccaridi quali inulina, fruttoligosaccaridi (FOS) e galattoligosaccaridi (GOS), che fanno da substrato per i batteri probiotici autoctoni promuovendone la crescita, possono aiutare perché:

  • hanno un effetto bifidogeno;
  • servono da substrato per processi fermentativi che portano alla formazione di acidi grassi a catena corta (SCFA).

Board: Fondazione Istituto Danone

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