Si parla spesso dell’esercizio fisico come strumento per tenere lontano obesità, sovrappeso e malattie metaboliche e per mantenere sani cuore e vasi, ma è importante ricordare che chi si muove con regolarità lavora anche a favore del proprio sistema immunitario. Lo si può vedere anche nella vita di tutti i giorni: un programma di attività fisica regolare e non troppo intensa aiuta a sentirsi meglio e riduce raffreddori e stanchezza. I meccanismi attraverso i quali il movimento influenza le risposte immunitarie sono molti e non tutti chiariti nei dettagli, ma non mancano le teorie messe in campo per spiegare questa interazione.
L’attività fisica potrebbe aiutare l’organismo a espellere dai polmoni e dalle vie aeree microrganismi potenzialmente pericolosi, inoltre il movimento provoca cambiamenti nel numero e nella tipologia dei globuli bianchi, le cellule che combattono le malattie, che diventano più veloci ed efficaci nel riconoscere il pericolo. Ma non è tutto. L’innalzamento della temperatura corporea prodotto dall’esercizio impedisce a molti microrganismi dannosi di moltiplicarsi e in più, grazie al movimento, si riduce il livello di ormoni dello stress, che rende l’organismo più sensibile alle malattie. Infine l’attività fisica aumenta la velocità di transito delle feci nell’intestino, riducendo il tempo di contatto tra batteri dannosi e mucose intestinali direttamente collegate con la circolazione sanguigna.
Sempre più studi mettono in luce l’esistenza di un legame molto stretto tra esercizio fisico e sistema immunitario che coinvolge il microbiota, la comunità di microrganismi che popola l’intestino di ogni essere umano. Come si legge in un articolo di sintesi pubblicato lo scorso anno sulla rivista Exercise Immunology Review, il microbiota può essere infatti modificato nel numero e nella composizione da numerosi fattori esterni inclusi gli stimoli prodotti dall’esercizio fisico. Oggi sono disponibili dati preliminari – alcuni anche nell’uomo – che indicano un’azione del microbiota come vero e proprio organo endocrino (che regola i livelli ormonali) influenzato dai cambiamenti fisiologici e dell’omeostasi tipici dell’attività fisica.
Uno studio condotto su un gruppo di giocatori di rugby ha dimostrato per esempio che in questi atleti, rispetto alle persone incluse nello studio come controlli, la comunità di microrganismi del microbiota intestinale è più complessa, ovvero è costituita da più specie differenti, una caratteristica che in genere si associa a un buono stato di salute. “Questa maggiore diversità si lega anche al tipo di alimentazione seguita dagli atleti, più ricca in proteine rispetto a una dieta tradizionale” spiegano gli autori della ricerca, sottolineando che dieta ed esercizio sono due fattori fondamentali per modulare la composizione del microbiota e di conseguenza anche la risposta immunitaria. Alcuni esperti pensano infatti che l’esercizio funga in un certo senso da interprete e favorisca la comunicazione tra microbiota e sistema immunitario.
Via libera quindi all’esercizio regolare per rinforzare il sistema immunitario, ma attenzione agli eccessi che potrebbero rivelarsi anche molto pericolosi. Non è vero infatti che maggiore è la durata e l’intensità dell’esercizio, maggiori sono i benefici sulle difese immunitarie, anzi in un certo senso è vero il contrario: un’attività fisica eccessiva può rendere più sensibili per esempio a infezioni del tratto respiratorio superiore o a problemi gastrointestinali.
Meglio seguire uno stile di vita attivo ma moderato o comunque sempre adeguato alle proprie reali possibilità e al proprio grado di allenamento. In sintesi, per la maggior parte delle persone, potrebbe andare bene un programma di esercizio fisico che prevede un giro in biciletta due o tre volte a settimana, una camminata giornaliera a passo veloce per 20 o 30 minuti o un allenamento in palestra a giorni alterni. Questo programma è in genere sufficiente a farci sentire più carichi e a rinforzare le nostre difese immunitarie senza il bisogno di assumere integratori e farmaci.
Fonti:
1. Medline Plus. Exercise and immunity. 2016.
2. Bermon S, et al. Exercise Immunology Review 2015;21:70-9.
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