DOP, IGP, STG: di cosa si tratta? Sono 3 marchi di qualità, che l’Unione Europea applica alle denominazioni di prodotti agricoli e alimentari tradizionali per tutelare i produttori e, al contempo, per assicurare ai consumatori la qualità e il luogo di provenienza degli alimenti. Garanti dell’autenticità, queste 3 etichette vengono attribuite solo ai prodotti che rispondono a specifici requisiti.
- La Denominazione di Origine Protetta (DOP) identifica un prodotto originario di un determinato luogo, regione o, in casi eccezionali, paese, le cui qualità o caratteristiche sono dovute essenzialmente o esclusivamente a un particolare ambiente geografico e ai fattori naturali e umani che lo caratterizzano. Le fasi di produzione, inoltre, si svolgono tutte nella zona geografica delimitata. Qualche esempio? Formaggio Asiago, Bitto, Bra, Fontina, Grana Padano, Gorgonzola; culatello di Zibello; fichi di Cosenza; pane di Altamura.
- L’Indicazione Geografica Protetta (IGP) riconosce un alimento originario di un luogo, regione o paese specifico, alla cui origine geografica è attribuibile una determinata qualità e la cui produzione si deve svolgere per almeno una delle sue fasi nella zona geografica delimitata. Qualche esempio? Pomodoro di Pachino; prosciutto di Norcia; uva di Puglia; lardo di Colonnata; arancia rossa di Sicilia.
- Le Specialità Tradizionali Garantite (STG) salvaguardano metodi di produzione e ricette tradizionali; la sigla è ammessa solo se uno specifico alimento è ottenuto con un metodo di produzione che corrisponde a una pratica consueta, con materie prime o ingredienti utilizzati tradizionalmente. Qualche esempio? Mozzarella e pizza Napoletana.