Arriva l’obbligo anche per l’etichetta nutrizionale

In questo post..

Dopo le modifiche sull’etichettatura, la presentazione e la pubblicità dei prodotti alimentari, tra pochi giorni diventerà obbligatorio anche presentare sulle confezioni le etichette nutrizionali: ecco cosa cambia.

Più chiarezza per una salute a portata di mano

A partire dal 13 dicembre 2016 il Regolamento Europeo 1169/2011 che ha modificato l’etichettatura dei prodotti alimentari anche in Italia, troverà applicazione anche per quanto riguarda le informazioni nutrizionali. In altri termini ciò significa che a partire da tale data tutti i prodotti in commercio – inclusi quelli forniti dalle collettività e alle collettività – dovranno presentare obbligatoriamente le informazioni sul contenuto nutrizionale dell’alimento. E anche se molti produttori già hanno anticipato l’obbligo e già da qualche tempo riportano tutte le informazioni secondo le nuove norme europee, vale la pena analizzare più nel dettaglio cosa dobbiamo aspettarci dalle nuove etichette nutrizionali.

1. Dovranno essere riportate obbligatoriamente sette voci: contenuto calorico (energia), grassi, acidi grassi saturi, carboidrati, zuccheri, proteine e sale (e non più “sodio” come un tempo), seguendo questo specifico ordine.

2. Se il produttore lo ritiene opportuno potrà aggiungere volontariamente anche altre indicazioni relative al contenuto di: acidi grassi monoinsaturi, acidi grassi polinsaturi, polioli, amido, fibre, sali minerali e vitamine (questi ultimi due solo se presenti in quantità significativa rispetto ai valori di riferimento). Il tutto in un ordine ben preciso definito dal Regolamento.

3. Le informazioni nutrizionali devono essere presentate in forma di tabella (fanno eccezione solo i casi in cui lo spazio sulla confezione non lo consente), sempre seguite dalle opportune unità di misura

4. I valori devono essere espressi per 100 g o 100 ml di prodotto. È anche possibile esprimerli in “porzioni” e/o “unità di consumo”, ma senza eliminare il valore riferito a 100 g o 100 ml.

5. Alcune informazioni nutrizionali possono essere ripetute nel campo visivo principale (la parte anteriore della confezione). Si tratta in particolare di: valore energetico, oppure valore energetico e grassi, grassi saturi, zuccheri e sale.

I punti chiave del Regolamento Europeo

Con il recepimento del Regolamento Europeo anche in Italia il 13 dicembre 2014 sono state introdotte una serie di novità in etichetta con il fine primario di rendere più chiara e semplice l’etichettatura dei prodotti alimentari e facilitare acquisti consapevoli da parte di tutti i consumatori. La brochure preparata per l’occasione dal Ministero della Salute spiega nel dettaglio tutte le modifiche, qui di seguito ne riportiamo alcune tra le più importanti.

1. Le informazioni obbligatorie devono essere scritte in modo leggibile (si fissa una dimensione minima del carattere).

2. Si identifica l’operatore responsabile della presenza e della correttezza delle informazioni riportate in etichetta.

3. Gli allergeni devono essere indicati in modo ben visibile in etichetta e distinguibile per colore, forma e dimensione del carattere rispetto agli altri ingredienti.

4. Oli e grassi vegetali utilizzati non possono più essere indicati solo con il termine generico di “oli/grassi vegetali”, ma è obbligatorio specificare il tipo di grasso.

5. L’indicazione dell’origine è obbligatoria per le carni fresche suine, ovine, caprine e di volatili da aprile 2015.

 

Fonti:

1. Ministero dello sviluppo economico. Etichettatura alimentare. Aggiornamento: 28 settembre 2016.
2. Assolatte – http://www.assolatte.it/
3. Ministero della Salute. Etichettatura degli alimenti. Cosa dobbiamo sapere. Anno 2015

Potrebbero interessarti anche...

Binge Drinking, il segreto sta (anche) nel microbiota?
Per i giovani, in ogni caso, questa abitudine rischia di diventare una pesante minaccia per il benessere, anche per la sua diffusione. Le statistiche dicono che si tratta del  modello più comune ...
Il ruolo del microbiota nel rischio di sviluppare scompenso cardiaco
A farlo ipotizzare è una ricerca condotta dagli esperti di uno dei principali centri di ricerca sulle malattie cardiovascolari al mondo, la Cleveland Clinic. Secondo quanto è stato pubblicato su ...
L’alimentazione “Plant Based” aiuta a prevenire il diabete
La ricerca presenta caratteristiche di estremo interesse scientifico perché non si è rivolta esclusivamente alla qualità degli alimenti introdotti dai soggetti che hanno partecipato allo studio, ...
Quanto pesa il microbiota del latte materno sul benessere del bimbo
Una risposta arriva da una ricerca italiana, condotta da esperti dell’Università di Milano e della Fondazione Irccs Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico, apparsa su European Journal of ...
Logo Nutripedia
Alimentazione e covid-19: posso aiutare il mio bambino a difendersi dall’infezione?
È vero che un’alimentazione senza glutine è più sana per tutti i bambini?
Ultimi mesi di gravidanza: per evitare di prendere troppo peso vanno eliminati i carboidrati?
Visita il sito Nutripedia

Questo sito prevede di utilizzare determinate categorie di cookie per diversi motivi. Per ottenere maggiori informazioni sulle categorie di cookie utilizzati e limitarne l’utilizzo, consulta la cookie policy.