La prima precisazione da fare quando si parla di acqua riguarda il significato della dicitura “acqua minerale naturale”. Come si legge in un documento del Ministero delle Attività produttive, vengono definite così “le acque che, avendo origine da una falda o giacimento sotterraneo, provengono da una o più sorgenti naturali o perforate e che hanno caratteristiche igieniche particolari e, eventualmente, proprietà favorevoli alla salute”.
Nello stesso documento si legge che le acque minerali naturali si differenziano dalle acque potabili ordinarie per la presenza in minerali, oligoelementi e/o altri costituenti e soprattutto per la loro purezza originaria che deve essere conservata tenendole al riparo da ogni rischio di inquinamento.
Non sempre però l’acqua che si ritrova in bottiglia è esattamente la stessa che sgorga dalla sorgente. Non bisogna dimenticare che su queste acque possono essere effettuate alcune operazioni consentite dalla legge, come per esempio aggiungere anidride carbonica oppure la sua totale o parziale eliminazione, eliminare elementi indesiderati (zolfo, ferro, eccetera) mediante procedure ben specificate, e infine le operazioni per la raccolta e l’utilizzo dell’acqua (captazione, canalizzazione, approvvigionamento in vasche o serbatoi).
Per classificare le acque si possono utilizzare diversi parametri, ma i più comuni sono senza dubbio la quantità totale di sali minerali contenuti (il residuo fisso, descritto nella rubrica “In etichetta”) e il tipo, che conferiscono all’acqua caratteristiche particolari e, a volte, effetti importanti sulla salute.
Classificazione in base alla quantità totale di sali presenti
Denominazione – Residuo fisso
Minimamente mineralizzata – Non superiore a 50 mg/l
Oligominerale (o “leggermente mineralizzata”) – Non superiore a 500 mg/l
Medio-minerale (o semplicemente “minerale”) – 500-1.500 mg/l
Ricca di sali minerali – Superiore a 1.500 mg/l
Classificazione in base al tipo di sali presenti
Denominazione – Sale minerale – Tenore del sale minerale
Contenente bicarbonato – Bicarbonato – >600 mg/l
Solfata – Solfati – >200 mg/l
Clorulata – Cloruri – >200 mg/l
Calcica – Calcio – >150 mg/l
Magnesiaca – Magnesio – >50 mg/l
Fluorata (o “contenente fluoro”) – Fluoro – >1 mg/l
Ferruginosa (o “contenente ferro”) – Ferro bivalente – >1 mg/l
Acidula – Anidride carbonica libera – >250 mg/l
Sodica – Sodio – >200 mg/l
A basso contenuto di sodio – Sodio – <20 mg/l
Fonti:
1. Ministero delle attività produttive – Etichettatura acque minerali naturali.
2. Ministero delle attività produttive – L’etichetta dell’acqua minerale naturale.