Gli esperti ne sono convinti: per riuscire ad arrivare a un’alimentazione più salutare perché meno ricca di sodio serve l’impegno di tutti, dalle istituzioni alle industrie alimentari, sempre passando per l’impegno dei singoli cittadini. E il processo deve coinvolgere diversi aspetti legati all’alimentazione quotidiana a partire da cosa si mette nel carrello della spesa fino ad arrivare alle scelte che si compiono quando si apparecchia la tavola o si esce a pranzo o a cena.
Piccoli passi verso un grande risultato
“Si parte da obiettivi minimi per raggiungere col tempo traguardi che richiedono impegno via via maggiore”. È questa la strategia proposta dagli esperti italiani del Progetto Cuore che descrivono nel dettaglio i passi da compiere a seconda dell’impegno che si è disposti a mettere in pratica.
Con poco sforzo
Un po’ di sforzo in più
Per i più decisi
Dal carrello della spesa alla tavola imbandita
Per ridurre il consumo di sodio non basta evitare di aggiungere sale ai piatti che si portano in tavola. Molto del lavoro da fare deve cominciare prima e dipende in parte dalle industrie alimentari, sollecitate dalle autorità sanitarie a ridurre il contenuto di sale nei loro prodotti o almeno a riportarlo con cura in etichetta, ma in gran parte dal consumatore.
Gli esperti avvertono: per arrivare al traguardo serve tanta costanza e non bisogna mollare. All’inizio i piatti sembreranno meno saporiti, ma in poche settimane il gusto è in grado di adattarsi e di apprezzare anche i cibi meno salati.
Fonti: – Progetto cuore – Come posso limitare il consumo di sodio? http://www.cuore.iss.it – WHO – Salt reduction. Fact sheet. Giugno 2016. – WASH – How to eat less salt at home.